09 - 06 - 2016

di Walter La Gatta

Il 14 aprile scorso, dopo una lunga maratona parlamentare, in Francia è entrata in vigore una legge che rende un reato l’acquisto di atti sessuali e dunque, di fatto, criminalizza i clienti delle prostitute. L’acquisto di atti sessuali è ora sanzionato con una multa di 1.500 euro (che arriva a 3.500 euro in caso di recidiva).

Il testo approvato elimina, inoltre, il reato di adescamento, che era stato reintrodotto nel 2003, e comprende una serie di misure per migliorare la protezione e la riabilitazione delle prostitute (con sostegni finanziari e facilitazioni per cercare un’abitazione). L’Unione Nazionale dei Ginecologi e Ostetrici francese (Syngof) denuncia ora il fatto che “i dispositivi di legge non funzionano e gli aiuti finanziari sono insufficienti per combattere contro la precarietà delle prostitute”. In effetti, considerato che il numero dei lavoratori del sesso in Francia si aggira sulle 30.000 unità, vi sarebbero solo € 160 per persona all’anno: davvero pochi per cambiare lavoro…

I medici denunciano dunque il fatto che questa nuova legge mette a rischio la salute delle prostitute “a causa della clandestinità in cui sono costrette ad operare, che causa loro ansia e stress e le mette maggiormente a rischio di subire violenza fisica, stupri, e malattie a trasmissione sessuale”. Una situazione pericolosa, già descritta da uno studio condotto nel 2013, il quale dimostrava che un terzo delle prostitute francesi convive con una malattia cronica come l’AIDS, l’epatite o il diabete, per non parlare degli stati d’ansia, le depressioni e i pensieri suicidari, segnalati in percentuali che vanno dal 49% al 65% nelle lavoratrici del sesso.

Le prostitute che operano in strada, ad esempio, sostengono che ora i clienti vogliono trovare luoghi più appartati per usufruire dei loro servizi, e questo le fa sentire molto più insicure di quando potevano appartarsi ai margini della città. In conclusione, viene da chiedersi se questa legge, che voleva combattere la prostituzione cambiando la mentalità dei potenziali clienti non stia in realtà trasformando il mestiere più antico del mondo nel più pericoloso del mondo.